Sono andato in pensione pensando di dedicarmi soprattutto ai miei hobbies, ma dal momento che ho conosciuto AGAL non ho potuto fare a meno di lasciarmi trasportare dall’entusiasmo di sentirmi utile a queste famiglie.
Il mio lavoro mi ha portato a vivere sempre a stretto contatto con i problemi delle persone e con tante associazioni, culturali, sportive, sociali. Una volta che sono andato in pensione ho sentito il desiderio di sentirmi utile e di dedicarmi al volontariato. Devo dire che ho avuto diverse proposte da parte di associazioni che già conoscevo ma poi ho conosciuto AGAL attraverso amici già volontari in AGAL e mi sono appassionato alla causa.
Sono entrato in AGAL e mi sono subito sentito parte di una grande famiglia. Si è immediatamente instaurato un rapporto di amicizia con tutto lo staff, con i volontari e con le famiglie ospiti di AGAL.
Mi ha colpito profondamente la vitalità dei bambini di Casa Mirabello così come la forza delle mamme che vivono con coraggio il loro dramma.
La mia indole mi porta a mettere tutto il mio impegno in ciò che faccio e oggi posso dire che per me fare il volontario in AGAL è un impegno quasi a tempo pieno, felice di collaborare con un gruppo di amici per raggiungere insieme gli obiettivi di accoglienza e di assistenza che sono alla base della mission di AGAL.